la notte… culla della personalità divisa

La notte (va beh dai… sera! di notte dormo ;)) è sempre stata quella parte della giornata durante la quale la voglia di scrivere, di condividere pensieri e parole, di volare lontano con la mente, sorretto dalle ali della fantasia e della creatività, si accentua e prende il sopravvento. Spesso mi sono chiesto come mai proprio sul calar del sole. Perchè non mi accade mai al levar del sole, durante il giorno, dopo pranzo. Spesso mi sono chiesto se questa attitudine è strettamente correlata ai complessi schemi chimici del nostro corpo, della nostra mente. Ma, in realtà, non ci tengo particolarmente a scoprirlo; mi aggrada questa condizione, mi trovo a mio agio e, molte volte, ho elaborato idee di cui ne sono poi andato fiero.

Però, com’è, come non è, puntualmente mi ritrovo la mattina a dover combattere con gli scheletri della sera prima che, prepotenti, cercano di incriminarmi, con processo breve, giusto il tempo di un caffè rivitalizzante, come genitore di idee eretiche, di pensieri malsani, di fantasie utopistiche… già è proprio la parola giusta. Cioè, un’idea concepita la sera prima, per lo più innovativa, fuori dal comune, atipica, ma che in quei momenti mi sembra la chiave di volta, la mattina, invece, appare come totalmente priva di senso, stupida, quasi inconcepibile. E’ paradossale. Ma è così.

Per fortuna, questo stato porta con sè effetti positivi, sia per me che per l’umanità. Purtroppo sono consapevole del fatto che l’adrenalina accumulata sul posto di lavoro, nel traffico, nel caos delle giungle commerciali, inevitabilmente, lungo tutta la serata, sul divano, davanti ad una scatola vuota, passeggiando nel parco o scrutando il cielo, che maestoso si affaccia e mi è testimone, la smaltisco gradualmente elaborando piani di attacco, attuabili nell’arco della giornata che di lì a poco inizierà, nei confronti di quei soggetti che quotidianamente mi annoverano come loro cliente nella vendita di stress gratuito. Gli vogliamo chiamare rompi… qualcosa? – Va bene, ma non copre tutte le casistiche. Chiamiamoli “esseri insignificativamente sollecitatori” (di cosa? dai… ;)). – Ecco, pariteticamente agli scheletri delle buone intenzioni e delle grandi idee, anche il don Chisciotte che è in me la sera, con sdegno, la mattina mi abbandona a favore di lidi lontani dal negativismo e dal bellicismo d’ufficio.

Cosa, cosa ? Bellicismo ? Uhm… siii… vendetta, scontro, sangue… ohhhh….

… ecco torna … ma, tranquilli, domattina è tutto finito e si ricomincerà di nuovo con i soliti sveglia, traffico, lavoro, rompi c…

(silenziosamente e con una candela in mano) buonanotteeee

Informazioni su Giovanni

Nato a Gagliano del Capo (Lecce) il 2 giugno del 1980. Cresciuto nel Salento, non ho mai abbandonato questa meravigliosa terra. Qui, seppur con grandi difficoltà, legate al contesto socio-economico, "caratteristico" di questa parte d'Italia, la mia passione, l'informatica, è divenuta il mio lavoro. Amo la mia terra, ma, al contempo, non disprezzo l'esplorazione di posti nuovi, civiltà e costumi diversi dai miei. Vedi tutti gli articoli di Giovanni

2 responses to “la notte… culla della personalità divisa

  • Miseria Cantare

    Io non lo so quali tipi di pensiero tu riesca a concepire la sera, ma confesso che sono molto sollevata sapendo che poi la mattina tu li trovi quasi insensati. Sarà il fatto che devo “vivere” al tuo fianco proprio dalla mattina fino a sera, e tu hai parlato anche di vendetta e sangue, la cosa potrebbe “leggermente” inquietarmi. 😀

    • Giovanni

      Fidati che i miei pensieri sono molto simili ai tuoi quando nella nostra mente scorrono le immagini della giornata… d’ufficio! 😈

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